Bruno Zaro con Terra d’Istria alla Comunità degli Italiani di Pola
Testo e fotografie di Luisa SORBONE
È uno dei modi più ancestrali per esplorare il mondo, il camminare. E non è mai un’esperienza banale. Anche nei percorsi più conosciuti, succede che qualcosa modifichi la nostra percezione del mondo. Dettagli non notati prima, pensieri o incontri casuali che lasciano un segno. Si può pianificare un itinerario, certo, ma la vera essenza del viaggio sta in ciò che accade lungo la strada e nell’osservare la realtà con occhi diversi. Non per niente la narrativa di viaggio è ancora oggi tra i generi letterari più affascinanti, anche senza scomodare autori del calibro di Kerouac, Chatwin o Terzani.

Il viaggio di Bruno Zaro in Istria, terra legata alle sue radici familiari, ha avuto inizio nel maggio del 2023 e si è concluso dopo due mesi di cammino. Da questa esperienza è nato il libro Terra d’Istria, che l’autore ha presentato alla Comunità degli Italiani di Pola venerdì scorso, in una serata animata da un interessante scambio di riflessioni con Vito Paoletić. “Il tour sta andando molto bene”, ha detto Zaro, “con Terra d’Istria sto tornando nei luoghi che ho percorso a piedi, e sono davvero grato per l’accoglienza calorosa che mi state riservando”.
La coscienza dell’istrianità
Le origini di Bruno Zaro sono legate alla memoria della sua famiglia e all’Istria. “Ricordo che da piccolo vedevo girare in casa il giornalino Isola nostra,” racconta, “ma mio padre, nato a Isola nel 1929 e poi esule a Torino negli anni Cinquanta, non parlava molto del suo passato. Credo che fosse una caratteristica comune a quella generazione, o forse un modo per evitare di affrontare ricordi troppo dolorosi”. Bruno, da ragazzo e poi insieme alla sua famiglia, in Istria ci è sempre tornato, ma è stato intraprendendo questo viaggio da solo, camminando lungo i sentieri, respirando l’aria della terra istriana e incontrando la gente, che ha davvero riscoperto il significato delle sue radici.

Il viaggio
Zaro ha fatto un percorso ad anello di 527 chilometri, da Trieste alla costa istriana, toccando i punti più estremi del territorio, sempre a piedi, fino a raggiungere Fiume, per poi proseguire in autobus per circa sessanta chilometri, giungendo a Pisino. Nel tratto finale ancora il cammino a piedi fino a Pinguente, e da lì un treno per arrivare a Piedimonte, in Slovenia.
Gli incontri e le testimonianze
L’emozione più grande gli è arrivata dall’incontro con la gente. “L’ascolto ha rappresentato la parte più affascinante ed emozionante del mio viaggio”, ha affermato. Le testimonianze raccolte nel libro sono numerosissime, quasi un centinaio. Un mosaico di voci che raccontano la vita e le esperienze di chi ha vissuto in prima persona la storia dell’Istria, ma anche di chi, dopo l’esodo, ha trovato una nuova casa in Italia. Grazie soprattutto al supporto delle Comunità italiane presenti sul territorio, Zaro ha avuto modo di entrare in contatto con molte persone che lo hanno accolto con generosità, offrendogli spesso un pasto caldo e un luogo dove pernottare. Non sono mancati anche incontri spontanei, con sconosciuti che, incuriositi dal suo progetto, si sono fermati a raccontargli la loro storia. Le testimonianze giungono da persone di età e provenienza diversa, compresi molti esuli che oggi vivono a Trieste o a Torino. “Sono storie molto varie e, al di là delle singole esperienze, voglio sottolineare che le ideologie non sono mai al centro di questo libro. Non è un’opera connotata politicamente”, precisa Zaro. Voci di vicende umane, insomma, senza filtri ideologici.

Il cammino come filo conduttore
Terra d’Istria è il quarto libro di Bruno Zaro, che nella sua scrittura unisce il tema del cammino a quello della scoperta. Il primo libro è una fiaba, il secondo racconta delle sue esperienze di cammini, tra cui quello di Santiago e della Francigena, mentre il terzo entra nella Storia e narra le vicende di ribelli passati e contemporanei. In Terra d’Istria, il cammino diventa un filo intimo e personale che unisce passato e presente. “Sarebbe bello riuscire a costruire un vero e proprio cammino dell’Istria”, ha detto al termine dell’incontro, un percorso che segua le tappe da lui attraversate, suggerendo itinerari poco battuti ma ricchi di significato, come ad esempio il sentiero dedicato a Francesco Bonifacio.
I prossimi incontri
Dopo gli incontri presso le CI di Isola, Buie, Umago, Verteneglio, Orsera, Parenzo, Crassiza, Dignano e Pola, le presentazioni di Terra d’Istria continuano in altre città istriane. Le prossime tappe: a Rovigno il 31 marzo, ad Albona il 1 Aprile, a Fiume il 3 aprile e a Laurana il 4 aprile.

Terra d’Istria è pubblicato da LAReditore edizioni, 2024, Perosa Argentina (Torino), 204 pagine.