Ottant’anni fa nasceva Franco Battiato – escono in questi giorni due biografie a lui dedicate
Testo di Luisa SORBONE
“Vi posso dire che sono contento della vita che ho fatto. Sono stato molto fortunato. Questa è la conclusione.» ( F.B.)

Franco Battiato non è stato solo uno dei più innovativi cantautori italiani. Battiato è stato un visionario, un pensatore, un esploratore, che con i suoi testi e soprattutto con la sua musica ha anticipato tendenze e rotto schemi convenzionali. Durante i suoi oltre cinquant’anni di carriera, ha spaziato tra pop, musica colta, elettronica e influenze orientali. È stato anche pittore, regista, poeta. Tra i suoi album più iconici ricordiamo La voce del padrone (1981), primo disco italiano a superare il milione di copie vendute, L’era del cinghiale bianco (1979) e Patriots (1980), che hanno rivoluzionato la musica leggera italiana. Tra i brani indimenticabili del suo repertorio, ci sono pezzi come Centro di gravità permanente, Voglio vederti danzare, e La cura che hanno segnato generazioni intere. E ancora Prospettiva Nevski contenuto in Patriots, ancora oggi uno dei suoi pezzi più ascoltati (“E il mio maestro mi insegnò com’è difficile / Trovare l’alba dentro l’imbrunire”), o I treni di Tozeur presentato in coppia con Alice all’Eurovision Song Contest del 1984.
Su Franco Battiato sono stati scritti tanti libri, a oggi più di quaranta, che hanno contribuito ad approfondirne la figura da diversi punti di vista. Musica, biografia e anche misticismo, spesso affrontato in chiave molto soggettiva e interpretativa dagli autori.
Ma veniamo alle pubblicazioni fresche di uscita. Due libri a lui dedicati in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita, il 23 marzo 1945.
All’essenza
“All’essenza” è il libro ufficiale della Fondazione Franco Battiato, a cura di Giordano Casiraghi, e può essere definita un’autobiografia postuma che restituisce al lettore la profondità intellettuale e il senso di poliedricità dell’artista. Contiene riflessioni su musica, amore, spiritualità, politica e società (“Si tratta di conoscersi bene interiormente per poter poi uscire e affrontare la gente, il mondo, per portare anche dei cambiamenti”), raccontando il percorso di evoluzione umana e artistica del cantautore siciliano. Un volume di oltre trecento pagine, in uscita il 18 marzo con Mondadori, che raccoglie, per la prima volta in modo completo, i pensieri e le riflessioni di Franco Battiato, tratti da interviste rilasciate nel corso della sua carriera su giornali, radio e tv. La curatela di Giordano Casiraghi, che ha seguito Battiato per decenni tra concerti e conferenze stampa, si basa su un vasto archivio, dagli anni Settanta in poi, di registrazioni, articoli e documenti, citati e documentati nel volume. Grazia Cristina Battiato, nipote di Franco e presidente della Fondazione ha commentato: “Mi manca ogni cosa di lui, e il solo fatto di avere un elaborato che aprendolo mi faccia sentire la sua voce, il suo pensiero, mi fa stare bene e spero che la stessa cosa avvenga per il pubblico che l’ha seguito e apprezzato”.

Sacre Sinfonie. Battiato: Tutta la storia
Disponibile dal 12 marzo anche un’altra biografia di Battiato, dal titolo Sacre Sinfonie. “Battiato: Tutta la storia”. Pubblicata da Il Castello collana Chinaski Edizioni, è scritta dal critico e musicista genovese Fabio Zuffanti, al suo quarto libro su Battiato, che ricostruisce in quasi 500 pagine la parabola personale e artistica del cantante. Il libro, che prende il nome dalla celebre Le sacre sinfonie del tempo dell’album Come un cammello in una grondaia (1991), racconta il percorso musicale e biografico di Battiato, dalla sua infanzia in Sicilia alla maturità artistica raggiunta a Milano. È qui che l’artista diciannovenne mosse i primi passi accanto a figure iconiche come Bruno Lauzi, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber. E fu proprio Gaber a presentare al Festival di Sanremo 1967 il brano che scrissero insieme, E allora dai. Entrambi appartenevano al filone dei “cantautori impegnati” in un periodo di grande fermento socio-culturale.

Attraverso testimonianze di amici, colleghi e dello stesso Battiato, Zuffanti dipinge il ritratto di un musicista colto e riservato, sempre animato da una grande curiosità intellettuale e sperimentale. Dalla musica d’avanguardia ai testi sufi, dal cinema alle arti visive, il volume è una narrazione delle sue molte sfaccettature. Nelle ultime pagine del libro troviamo anche il racconto della malattia e della solitudine, uno sguardo intimo sugli ultimi anni di vita di un artista che rimane unico nel panorama musicale italiano.