Un progetto musicale interculturale e interreligioso
L’Ensemble Dialogos ritorna a Trieste con Barlaam & Josaphat
Testo di Luisa SORBONE • Fotografie dall’archivio di DIALOGOS
Pochi sanno che dietro la storia dei santi Barlaam e Josaphat, venerati in Occidente per secoli, si cela la figura del Buddha. È uno dei casi più affascinanti di trasformazione narrativa nella storia delle religioni: dalla biografia orientale del principe Siddharta Gautama si sviluppa, attraverso secoli di traduzioni e adattamenti, una leggenda cristiana. A dare nuova vita a questo racconto è oggi l’ensemble DIALOGOS, diretto da Katarina Livljanić.

Con il concerto Barlaam & Josaphat DIALOGOS ritorna a Trieste martedì 27 maggio, a distanza di tre anni, ospite della Chiesa Luterana di Largo Panfili, alle ore 19. L’evento è voluto e organizzato dalla Comunità Croata di Trieste-Hrvatska zajednica u Trstu, in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Attraverso un grande lavoro di ricerca musicologica e interpretativa, l’ensemble ha ricostruito sonorità che mettono insieme canti in latino, greco, croato, slavo antico e francese. Il progetto viene presentato sia in concerto sia in forma di libro multimediale e ci restituisce un racconto millenario che attraversa religioni e culture, straordinariamente attuale nei suoi significati di ricerca spirituale.
Il viaggio di una leggenda
Quella di Barlaam & Josaphat è la storia di una metamorfosi nella storia delle religioni: la vita del principe Siddharta Gautama, fondatore del buddhismo, trasformata nei secoli in una leggenda cristiana. La biografia orientale del Buddha si è così evoluta nella storia di Barlaam e Josaphat. Nella versione cristiana, Josaphat è un giovane principe. Alla sua nascita, il padre, il re pagano Abenner, si trova a fare i conti con una profezia inquietante: Josaphat abbraccerà la fede cristiana. Per scongiurare questo destino il bambino viene rinchiuso in un palazzo dorato, lontano dalla sofferenza umana. Ma il disegno divino è un altro e quando il giovane Josaphat esce dall’isolamento trova ad accoglierlo una realtà scioccante, fatta di dolore, lebbra, cecità, vecchiaia. Sarà infine l’eremita Barlaam a segnare l’inizio di un suo profondo cambiamento spirituale.

Diffusa in tutta Europa durante il Medioevo, la leggenda ha conosciuto enorme fortuna, diffondendosi in latino, greco, arabo, slavo, e persino in islandese, acquistando una tale autorevolezza da portare alla canonizzazione dei suoi protagonisti. Barlaam e Josaphat sono così diventati santi cristiani, con tanto di festa liturgica. Solo nel XX secolo gli studiosi sono riusciti a risalire all’origine orientale della narrazione, svelando la trasformazione di Buddha: “Josaphat” non è che una deformazione del termine sanscrito Bodhisattva.
L’ensemble DIALOGOS
Diretto dalla cantante e musicologa Katarina Livljanić, dal 1997 DIALOGOS riunisce cantanti e strumentisti di diverse origini e nazionalità per far rivivere le tradizioni scritte e orali europee dal Medioevo ai nostri giorni. Grazie alla ricerca di Katarina Livljanić, l’opera di DIALOGOS ci fa riscoprire repertori sconosciuti, soprattutto quelli del mondo slavo meridionale, attraverso un linguaggio musicale basato su fonti medievali, canto gregoriano, melodie tradizionali e polifonie.
DIALOGOS si è esibito nei festival e nelle sale da concerto più prestigiose del mondo, come Boston, Utrecht, Vancouver, Dubrovnik, Sydney, Lincoln Center, Metropolitan Museum di New York, Cité de la musique di Parigi, Folle Journée de Nantes.
I concerti hanno riscosso ovunque grande successo per la loro intensità sonora ed emozionale e per la capacità di fondere lingue, culture e spiritualità diverse.

La critica
Il progetto Barlaam & Josaphat è stato accolto con entusiasmo dalla critica internazionale per la sua originalità, per lo studio musicologico e per l’interpretazione teatrale e musicale. «La voce di mezzosoprano di Katarina Livljanić – si è scritto – con la sua interpretazione intensa e ricca di sfumature, ha trasformato testi complessi in forti esperienze emotive». La sua teatralità è stata definita “callassiana”, con riferimento alle caratteristiche espressive della celebre cantante lirica e «l’esecuzione musicale di Albrecht Maurer e Norbert Rodenkirchen, che accompagnano la voce con flauti, arpa e rebec, è capace di creare un’atmosfera sonora quasi ipnotica».
Il progetto comprende un e‑book multimediale in francese e inglese, che accompagna la registrazione e fa da guida alla leggenda e al repertorio.