Trieste Estate 2025: Un grande progetto inclusivo, aperto alla cittadinanza, ai turisti e agli appassionati di cultura

Testo di Luisa SORBONE • Fotografie dall’archivio di Trieste estate

04.06.2025.

Tutto pron­to per Trieste Estate 2025. Con quasi 300 even­ti in pro­gram­ma, Trieste si pre­pa­ra a diven­ta­re un gran­de pal­cos­ce­ni­co. Dal 5 giug­no al 14 set­tem­bre, ogni quar­ti­ere, ogni teatro e ogni scor­cio urba­no sarà luogo di incon­tro e spet­ta­co­lo aper­to a tutti.

La rasseg­na – pro­mo­ssa e orga­ni­zza­ta dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche del­la Cultura e del Turismo, con la col­la­bo­ra­zi­one dell’Assessorato alle Politiche dell’Educazione e del­la Famiglia e dell’Assessorato alle Politiche del Territorio – è sta­ta pre­sen­ta­ta alla stam­pa dall’assessore Giorgio Rossi, insi­eme alla diri­gen­te Francesca Locci e ai diret­to­ri artis­ti­ci Gabriele Centis (per la musi­ca) e Lino Marrazzo (per il teatro), affi­an­ca­ti da nume­ro­si rap­pre­sen­tan­ti del­le real­tà cul­tu­ra­li coinvolte.

Dal cen­tro alle periferie

Trieste Estate unis­ce gran­di nomi e giova­ni pro­me­sse, isti­tu­zi­oni sto­ric­he e pro­du­zi­oni indi­pen­den­ti, dif­fe­ren­ti lin­gu­ag­gi artis­ti­ci e spe­ri­men­ta­zi­oni, anc­he corag­gi­ose. Una rete che dà voce a più di 60 real­tà asso­ci­ati­ve, acca­de­mic­he e artis­tic­he, e che por­terà diver­ti­men­to e cul­tu­ra dal cen­tro alle peri­fe­rie: gra­zie al pro­gram­ma “Fuoricentro”, con even­ti gra­tu­iti nei rioni cit­ta­di­ni e sul Carso, per ren­de­re la cul­tu­ra acce­ssi­bi­le a tutti.

Nel calen­da­rio 2025 arri­va la con­fer­ma per i fes­ti­val più ama­ti – come TriesteLovesJazz, Festival dell’Operetta, Triskell, Shorts International Film Festival, Cinema Nord Est, Festival Ragazzi e Piano Day – con l’in­tro­du­zi­one di nuove col­la­bo­ra­zi­oni e sedi, come il Museo d’Antichità JJ Winckelmann, che acco­gli­erà rasseg­ne sera­li e spettacoli.

Il sos­teg­no eco­no­mi­co alla rasseg­na – 1 mili­one e 440mila euro – deri­va per la mag­gi­or par­te da fon­di comu­na­li (1 mili­one), inte­gra­ti dal get­ti­to dell’imposta di sog­gi­or­no (440mila euro). Il pro­get­to è pro­mo­sso con il sup­por­to di PromoTurismoFVG e del Trieste Convention & Visitors Bureau.

L’inaugurazione: Let’s Play nel giar­di­no del Museo Sartorio

Ad apri­re uffi­ci­al­men­te la rasseg­na, giovedì 5 giug­no, sarà la quin­ta edi­zi­one di Let’s Play, la mani­fes­ta­zi­one teatra­le che ina­ugu­ra la sta­gi­one esti­va nel giar­di­no del Museo Sartorio, uno dei luog­hi più rac­col­ti del­la città.

Il pri­mo spet­ta­co­lo in pro­gram­ma è Trieste. Verso le vet­te / Trst. Proti vrho­vom, copro­du­zi­one fir­ma­ta da Bonawentura/Teatro Miela, Teatro La Contrada e Teatro Stabile Sloveno, ispi­ra­ta alla mos­tra Verso le vet­te. L’alpinismo e Trieste visi­ta­bi­le al Bastione Fiorito di San Giusto. Scritto da Lino Marrazzo, Eva Maver, Anna Krekic e Flavio Ghio, lo spet­ta­co­lo rac­con­ta il viag­gio di un ex alpi­nis­ta, accom­pag­na­to dal nipo­te, alla ris­co­per­ta del­le memo­rie lega­te alla mon­tag­na tri­es­ti­na. Lino Marrazzo ne fir­ma anc­he la regia. Saranno in sce­na Veronica Dariol, Omar Giorgio Makhloufi, Eva Maver e Kiyan Mauri.

La rap­pre­sen­ta­zi­one ver­rà repli­ca­ta il 19 e 26 giug­no. Prima di ogni repli­ca, alle ore 17.00, è pre­vis­to l’Incontro in Mostra al Bastione Fiorito, con visi­ta guida­ta all’esposizione e incon­tro con gli artisti.

A segu­ire, il 6, 7 e 8 giug­no, il giar­di­no del Sartorio ospi­terà La Felicità, com­me­dia di Eric Assous, pro­dot­ta da La Contrada, con la regia di Marcela Serli e inter­pre­ta­ta da Marzia Postogna e Maurizio Repetto. Una pièce che rac­con­ta, con rifle­ssi­oni e iro­nia, le fra­gi­lità dell’amore adulto.

Tutti gli spet­ta­co­li di Let’s Play si ter­ran­no all’aperto, con sedi alter­na­ti­ve pre­vis­te in caso di mal­tem­po. La mani­fes­ta­zi­one pro­se­gu­irà nei weekend dal 19 al 22 giug­no e dal 26 al 29 giug­no, sem­pre nel giar­di­no del Museo Sartorio.

Il giar­di­no del Museo Sartorio

È un luogo sim­bo­li­co, un ango­lo ver­de che con­ser­va l’atmosfera di un pic­co­lo par­co ingle­se, uno spa­zio che gli orga­ni­zza­to­ri han­no defi­ni­to “ide­ale per acco­gli­ere il teatro esti­vo” (c’è anc­he un mera­vi­gli­oso otto­cen­tes­co cedro del Libano).

Nel giar­di­no tro­vi­amo poi scul­tu­re mito­lo­gic­he del pri­mo Settecento, tra­sfe­ri­te nel 1994 dal­la Villa Carolina di Montebello, già appar­te­nen­te alla fami­glia Sartorio: Pomona, Sileno, Pallade, Apollo, Bacco e Iole, tut­te in pietra, tran­ne una Venere con del­fi­no in mar­mo fir­ma­ta da Francesco Bonanni. E un pic­co­lo monu­men­to sul muro ricor­da anc­he Luchy, il cane del­la padro­na di casa, Anna Sartorio.

Tra gli even­ti dell’estate

Il Teatro Verdi par­te­ci­perà alla rasseg­na Il Suono di Trieste con tre replic­he dell’opera Tosca. Sono pre­vis­te anc­he una sera­ta sin­fo­ni­ca dedi­ca­ta a Ennio Morricone, l’esecuzione dei Carmina Burana al Castello di San Giusto e un omag­gio a Ezio Bosso in piazza Verdi. A Miramare si con­fer­ma­no due appun­ta­men­ti ormai abi­tu­ali: il Concerto al Tramonto e il Concerto all’Alba.

Il Festival dell’Operetta cele­brerà i cen­to anni dal­la pri­ma rap­pre­sen­ta­zi­one di Cin Ci La, ope­ret­ta com­pos­ta da Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato. Accanto a ques­to even­to, Trieste ospi­terà diver­se altre rasseg­ne cul­tu­ra­li, tra cui Il Faro – Festival del­la Società dei Concerti, TriesteLovesJazz, Approdi, Musica Libera, Festival Ragazzi, Berimbau Brasil Fest, Shorts International Film Festival, Cinema Nord Est, Triskell, Piano Day e Ave Ninchi.

Tra le novità di quest’anno, il Museo d’Antichità JJ Winckelmann pro­por­rà spet­ta­co­li teatra­li e musi­ca­li, oltre alla rasseg­na Archeologia di sera. Alcuni even­ti saran­no pen­sa­ti in par­ti­co­la­re per il pub­bli­co giova­ne, come Suonare Cantare, Oltre i con­fi­ni con l’Orchestra Central European Music Academies, il con­cer­to del­la SYO European Spirit of Youth Orchestra e il Rock X Contest.

L’identità visi­va: Trieste come una sirena

Il con­cept gra­fi­co di Trieste Estate 2025, fir­ma­to da Laura Gorlato – La Furia Studio, vuole evo­ca­re il can­to del­la sire­na come meta­fo­ra del­la for­za attrat­ti­va di Trieste. Una cit­tà che affac­cia sul mare e “si las­cia attra­ver­sa­re dal­la bel­le­zza, dal­la cul­tu­ra e dal­la cre­ati­vità”. Il coor­di­na­men­to imma­gi­ne è sta­to cura­to da Studio Iknoki (Christian Jugovac e Francesco Greguol).

Programma Trieste Estate 2025