A Trieste il tributo a Édith Piaf
Testo di Luisa SORBONE
Il 5 settembre Clelia Cicero e Corrado Caruana rendono omaggio all’interprete della canzone francese più famosa di sempre, “La vie en rose”.
Una cerimonia di apertura, quella delle Olimpiadi di Parigi 2024, che non è stata scevra di polemiche, in primo luogo per la rivisitazione, mal accolta dai settori più conservatori, di temi culturali e religiosi, in un contesto già disturbato dalle tensioni interne. Ma c’è stato un momento, in quella serata, che, almeno emotivamente, ha messo d’accordo tutti, atleti, politici e media: l’esibizione di Céline Dion sul palco della Tour Eiffel la toccante interpretazione di “L’Hymne à l’Amour”, un classico della musica francese.
“Hymne à l’amour” è stata scritta e interpretata per la prima volta da Édith Piaf nel 1950, ed è diventata un’emblema della chanson française, genere musicale reso famoso, oltre che dalla Piaf, da Georges Brassens, Jacques Brel e Charles Aznavour. “Hymne à l’amour” composto da Édith Piaf in collaborazione con Marguerite Monnot, non è espressamente un pezzo esistenzialista, ma, per il suo contenuto emotivo e per il tema trattato, si inserisce nel clima culturale e filosofico dell’epoca in fu scritta.
La canzone è legata alla tragica storia d’amore tra Édith Giovanna Gassion, il vero nome di Édith Piaf, e il pugile Marcel Cerdan, morto in un incidente aereo nel 1949. Il significato personale del testo e la potenza emotiva della musica hanno contribuito a fare di questo brano uno dei più amati nella tradizione musicale francese, ancora oggi reinterpretato da cantanti di tutto il mondo.
Proprio a lei, Édith Piaf, è dedicata la serata di giovedì 5 settembre a Trieste presso l’area gazebo del Giardino Pubblico Muzio de Tommasini. Un evento a cura di Hangar Teatri per la rassegna dell’Associazione Casa del Cinema.
“Première Étude sur Piaf”
Il recital “Première Étude sur Piaf”, con le canzoni di Piaf e i suoi testi originali, continua a fare tournée in Italia, negli Stati Uniti, in Argentina, in Svizzera e Francia.
La voce di Clelia Cicero e la chitarra di Corrado Caruana raccontano della vita e della produzione di questa indimenticabile icona della musica francese, attraverso ricostruzioni di storie e, naturalmente, canzoni. La chitarra è una scelta voluta dagli autori, per far risaltare al meglio canto e anima dell’autrice.
“Per me – ci dice Clelia Cicero – Édith Piaf è una guida artistica inossidabile, un esempio di donna fragile e feroce capace di imprese impossibili allo stremo delle proprie forze. Ha creduto nei propri sogni ed è rimasta sempre fedele all’arte tanto da non poter abbandonare la scena se non nel momento in cui cantare non le era davvero più fisicamente possibile. L’arrangiamento di alcuni pezzi avrà ritmi più moderni, ma sempre nel rispetto delle emozioni e delle storie che Édith raccontava nelle sue canzoni”.
Clelia Cicero
Clelia Cicero è un’attrice e cantante professionista parmigiana. Si è diplomata alla Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone” nel 2007. Nel 2011 l’incontro col regista César Brie e la partecipazione allo spettacolo Karamazov (nominato tra le tre migliori regie al premio UBU 2012) danno inizio al suo percorso artistico con la Compagnia Teatro Presente, che ha contribuito a fondare. Lo stesso anno nasce l’idea del concerto spettacolo “Première Etude sur Piaf”, tributo a Edith Piaf. Nel 2017 debutta “The hard way to understand each other”, prima creazione indipendente del suo gruppo e spettacolo vincitore del Premio Scintille 2016, Giovani Realtà del Teatro 2016, Selezione Visionari Kilowatt Festival 2017 e Selezione In-Box 2018. Dal 2017 è docente di Teatro per Axolotl Teatro e per Sementerie Artistiche a Crevalcore (BO). Dal 2018 fa parte di Repertorio, la Scuola Permanente di Alta Formazione condotta da Danio Manfredini.
L’estate di Hangar Teatri
Con questo appuntamento si conclude l’estate di Hangar Teatri a Trieste, stagione particolarmente ricca di attività.
“Oltre ai 5 appuntamenti al Giardino Pubblico all’interno della rassegna “Il Giardino del Cinema”, dal 15 giugno all’11 agosto abbiamo curato, come l’anno scorso, la direzione artistica di Trieste Estate fuoricentro, rassegna organizzata dal Comune di Trieste, che ha portato oltre 300 artisti (locali e internazionali) ad esibirsi in 13 rioni della città di Trieste per un totale di 87 eventi. All’interno della rassegna si è inserita anche l’undicesima edizione del TACT Festival, il festival internazionale di arti performative, organizzato dal Cut di Trieste, che quest’anno si è svolto interamente nel rione di Borgo San Sergio dal 24 al 30 giugno.
Inoltre, quest’anno il Teatro degli Sterpi ha curato la direzione artistica della decima edizione del Lunatico Festival a Trieste, promosso e organizzato da La Collina Cooperativa Sociale, dal 4 al 7 luglio al Parco di San Giovanni e dal 25 al 28 luglio all’ex casa del popolo di Borgo San Sergio”.
“Première Étude sur Piaf”, giovedì 5 settembre alle 21:00 presso l’area gazebo del Giardino Pubblico Muzio de Tommasini. Biglietto intero 6 euro, ridotto 4 euro.





